Maria, Cana e i Cooperatori

Condividiamo il testo dell’omelia tenuta dal nostro Delegato in occasione della Giornata del Cooperatore.

Un pensiero ai Salesiani Cooperatori, al candidato Cooperatore e indirettamente a tutti i laici qui presenti.

  1. «Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono». Gesù agisce proprio così: prende l’acqua e la trasforma in vino, e in un vino buono, e tutti bevono volentieri questo vino. Tutte le volte in cui Gesù interviene nella nostra vita, la nostra vita si trasforma, si trasforma in qualcosa di migliore, qualcosa di cui tutti gustano volentieri. Così è la vocazione del Cooperatore, che trasforma la vita delle persone, la riempie di un sapore nuovo, di un gusto che si fa apprezzare e rende amabile l’ambiente che lo circonda. Cooperatori, state attenti a non lasciar mai inacidire questo vino buono, che per grazia di Dio siete diventati.
  2. «la madre di Gesù gli disse: Non hanno più vino». Gesù agisce proprio così: aspetta che la Madre gli indichi di cosa c’è bisogno e solo allora agisce e agisce secondo la propria volontà. In ogni momento della nostra storia Gesù si aspetta che qualcuno lo invochi, gli presenti i problemi, se ne faccia carico insieme a lui. Così è la vocazione del Cooperatore, che ha il dovere assoluto di accorgersi della povertà spirituale e materiale che lo circonda, specialmente quando sono in ballo i giovani o le classi popolari, ha il dovere assoluto di appassionarsi ad essa, di presentarla a Gesù, tramite la preghiera o tramite gesti di carità concreta, ha il dovere di essere Gesù in quella situazione. Cooperatori, guai a voi se inizierete ad ignorare i bisogni che vi circondano e si vi dimenticherete di portarli a Cristo. Il Signore non vi chiama per diletto, perché ha bisogno del vostro aiuto.
  3. «La madre dice ai servi». C’è una differenza tra la Madre e i servi. La Madre agisce da cooperatrice, i servi da collaboratori. I servi lavorano, prestano un lavoro, realizzano un’azione. La Madre opera, opera insieme a Gesù, è vicino a lui, ne prolunga l’opera anche quando lui sembra non accorgersi di quel che succede. Questa deve essere la differenza tra voi e tanti bravi laici, benefattori, collaboratori, ex-allievi e amici di don Bosco. Voi non dovete mai limitarvi a fare cose, a svolgere compiti, voi dovete nutrirvi del carisma salesiano e poi diffonderlo e testimoniarlo dovunque, in modo che le mille cose che noi consacrati non possiamo fare, le facciate voi al nostro posto. E così si diffonda e si prolunghi nel tempo e nello spazio il grande sogno di don Bosco, iniziato oramai 200 anni e 5 mesi e un giorno fa.
  4. E voi altri, dite la verità, siete un po’ invidiosi di questa vocazione così semplice e così profonda, vero? Allora fatevi una domanda: attraverso questa santa invidia, non è che il Signore Gesù sta rivolgendo una chiamata anche a voi quest’oggi? Magari proprio la chiamata a divenire Cooperatori?
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